Lan awn shee dice:
CITAZIONE
Ieri sera ho giusto finito di scrivere la recensione ufficiale per il sito.
Non vedo l'ora di poterla leggere!
Lan awn shee ha detto con riferimento a "polòt":
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Ahah, e come si potrebbe tradurre in italiano?
Ah, ah, beh vuol dire straccione, o comunque qualcuno che si veste come tale!
Tra l'altro la pronuncia secondo l'ortografia italiana è "pulòt".
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Comunque non so, mi sembrano così infagottati, così imbacuccati da sembrare goffi...
Già, non posso darti torto, ma comunque credo siano costumi realistici, per quanto esteticamente brutti.
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Io sono fiduciosa per il futuro. In fondo, rispetto ai bei vecchi tempi di Watari, in cui l'effetto speciale della corsa dei ninja era appendere il bambino davanti a un rullo, siamo quasi alla fantascienza! XD
Eh eh! Certo che gli effetti speciali di oggi sono qualcosa che nemmeno la più fervida immaginazione negli anni '60 avrebbe potuto prevedere. Ma stiamo parlando di un'epoca dove furoreggiavano i vari kaiju eiga di Gojira, Gamera & C., e quindi se il pubblico stava al gioco con quei titolì lì, poteva farlo senz'altro con Watari, specialmente se si trattava di ragazzini. Oggi il pubblico è senz'altro diverso e meno incline alle ingenuità, anche se comunque ci sono senz'altro anche persone che trovano coinvolgente la visone di scene alla Matrix.
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Mi chiedo, comunque, come mai nessuno osi provare la strada del film di animazione. Di certo l'animazione odierna è assolutamente in grado di restituire alla storia di Kamui la giusta alchimia...
L'animazione è senz'altro la strada più congeniale per questo tipo di storia, però quella moderna tende sempre più o ad avvicinarsi alla realtà come la ripresa dal vivo, oppure a battere la strada opposta e rappresentare qualcosa di palesemente inverosimile. So che potrà sembrarti un paradosso ciò che ti sto dicendo, ma io la vedo così: l'animazione grezza e con un numero di disegni relativamente basso tipica degli anni della serie di Kamui per me si avvicina molto di più allo stile grafico di Shirato di quanto non possa fare quella sontuosa e piena computer graphic in uso in certe produzioni dei nostri giorni. Prova ad immaginarti, per assurdo, un remake di Kamui o di Sasuke fatto dallo staff di Last Exile o di Code Geass; che impatto avrebbe?! Io proprio non riesco a figurarmelo... se non qualcosa di profondamente diverso da quello che è il fumetto originale. Naturalmente sarei ben felice che si dimostrasse il contrario.
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Anch'io penso che le reticenze siano dovute soprattutto a questione di rating. Tuttavia non riesco a 'perdonarli' del tutto: sapevano che Shirato ha quel livello di crudezza, senza il quale non è più lui. Se ti spaventa il suo realismo, metti in scena qualcos'altro. Insomma, apprezzo tantissimo Sai per aver cercato di riportare in auge Kamui, ma trovo odioso il suo averlo voluto normalizzare. Sarebbe come prendere l'Amleto e togliere tutti i morti - non si fa, non si fa!
Eh lo so, ma l'esigenza di raccogliere il massimo al botteghino alla fine prevale su tutto, purtroppo!
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Comunque, se hai notato, anche nel caso delle due teste mozzate non c'è UNA goccia di sangue. Le quantità ematiche del film sono quasi ridicole. Schizza un po' al taglio della zampa di Ichijiro e alla fine, nel duello con Fudo - ma in modo totalmente innaturale e comunque sempre in scarsa quantità. Guardavo i ninja che si accoppavano e pensavo che quando mi taglio con la carta sanguino di più...
A dire il vero quella dei due "testoni" mi è sebrata proprio una caduta di stile senza alcuna giustificazione, ma dai, si vede benissimo che sono di legno!
Era meglio se la tagliavano! Quanto al sangue che non si vede, o che meglio ce n'è troppo poco, beh forse penso che sia per esigenze televisive. Non so se ti ricordi, ma molti anni fa (era all'incirca alla metà degli anni '80) era andata in onda su Rai 2 una serie di telefilm dal titolo "Samurai senza padrone" con Toshiro Mifune nei panni del protagonista, il ronin Kujuro Toge. Ebbene questo samurai ogni puntata affettava diverse decine di avversari, ma non si vedeva neanche una goccia di sangue uscire dai loro corpi, quando invece logica avrebbe suggerito che ne sarebbe dovuto zampillare una quantità enorme come da delle fontane! Credo che per il film di Kamui il motivo sia lo stesso, massimizzare il profitto magari anche con un passaggio televisivo.
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A me invece Sugaru non è piaciuta. Sayaka sì, è stata brava, ma Koyuki mi ha deluso. E' vero - lo specifico meglio nella recensione - che in parte è colpa della sceneggiatura, perché comunque non è in grado di far trasudare la reale angoscia di Sugaru, ma l'attrice comunque è fissa nella stessa espressione per tutto il film. E' sempre sintonizzata sullo sguardo leggermente bieco, preoccupato e incazzatello. Non si smuove di un millimetro, nemmeno quando muore. Ma Sugaru è una FURIA, è un animale che vuole vivere e che vuole difendere la sua famiglia! Come si fa a cristalizzarla sull'atarassia? Niet, io la boccio.
Capisco bene il tuo punto di vista, infatti uno dei "difetti" che mi impediscono di apprezzare una buona parte degli attori giapponesi è proprio questa loro inespressività, questa immutibilità del loro volto. Soprattutto se si tratta di adulti, perché ad esempio quando si tratta di ragazzi o bambini invece il loro volto è assai più espressivo, chissà forse è proprio un canone del loro cinema?!
Invece quando si tratta di personaggi disegnati in fumetti o animazione il volti di tutti i personaggi tendono ad un'espressività notevole, che comunica immediatamente il loro stato d'animo. Quanto a Sugaru, beh, nel manga era davvero una personalità fortissima ed il suo volto era davvero espressivo, mentre nel film è fin troppo mortificata!
